domenica 29 aprile 2012

- cut out all the ropes and let me fall.

Sabato 28 Aprile;
Estate. Giuro che mi sembra di sentirne l'odore e il sapore.
Da quando sono a dieta riesco a percepire di più i colori e le sfumature delle stagioni, 
con tutti e cinque i sensi; udito, vista, tatto, odorato, gusto, gusto, gusto.
Oggi avverto i gabbiani starnazzare, le rondini sospese in aria e i pesci affondati pensosi.
Sono al mare e sono allegra. Anche se oggi è il mio cheat day, non mi sentirò in colpa.
Non perché non abbia mangiato tanto, anzi. Ma l'avevo programmato e non importa.
- 1500 calorie fino alle due del pomeriggio. Da lì in poi, nutrimento di musica, sole, vento. -
Non importa perché ho comprato molti pantaloni nuovi dato che gli altri erano troppo larghi.
Non importa perché ho portato fuori il cane e non mi sono sentita osservata per il grasso.
Non importa perché ho detto a mia madre che ora sto bene, sto meglio, sto bene e sto meglio.
E non è del tutto una bugia, perché oggi sto davvero meglio.


Domenica 29 Aprile;
Okay, scherzavo.
Piove, ma vi rendete conto?
Tutte le righe qui sopra le ho scritte ieri e adesso sembrano solo un sogno sfocato.
Luce, gabbiani, sabbia?
L'unica cosa che vedo è un cielo grigio e le palme piegate dal vento.
Tutti i miei programmi sono andati a farsi fottere, fantastico.
E in più ho preso 7 etti da ieri. Mi ero promessa di non sentirmi in colpa,
quindi vi eviterò scenate inutili. Rimedierò in poco.
Devo rimediare in poco tempo.
Se ieri stavo bene, stavo meglio, oggi sto male e sto peggio.


Venerdì  27 Aprile;
«Elle mi porta a prendere freddo con lei
e lascia l'eco di una risata nelle stanze in cui passiamo.
Noi due insieme siamo fatte di piume e piombo, 
perché sappiamo e possiamo essere entrambi: 
leggere e pesanti,  superficiali e profonde.
Unite i nostri incubi diventano un gioco a cui non partecipiamo;
così ci piace scherzare sul cibo come se fosse solo cibo.
Ogni tanto litighiamo e poi ce ne scordiamo e ricordiamo,
ogni tanto ci adoriamo e poi ce lo diciamo e ripetiamo.
C'è un metro che ci avvolge come un mazzo di rose
e ci misura non il corpo, non il peso, non gli amici o la stanchezza, 
ma soppesa l'affetto che cresce sale aumenta.
Ed è l'unico posto dove entrambe amiamo ingrassare.»



Spero che a voi stia andando meglio raggi di sole.
Vi amo,
Vì.


giovedì 26 aprile 2012

- what about you shut the fuck up, darling?

Mi insegue, lo sento.
E il bello è che lui non si nasconde, lui vuole che io lo veda.
Il cibo non affolla solo la mia mente, è inutile ostinarsi a crederlo.
Il cibo riempie il mondo.
Sei con degli amici per un pomeriggio ed ecco cosa sei costretto a sentire:

«Perché non andiamo a prenderci un gelato?»
«E se ci sedessimo a mangiare qualcosa?»
«Magari potremmo bere una cioccolata calda insieme, se vi va.»
«Che ne dite di ordinare una pizza?»

Oppure potreste tagliarvi la gola, non suona meglio?
A me sì.

Noi esseri umani non siamo in grado di concepire qualcosa di 
piacevole senza includere 
l'alimentazione al suo interno.
Siamo drogati. E non intendo chi soffre di anoressia, bulimia, 
binge disorder, etcIo intendo 
tutti noinessuno escluso.
Il cibo è essenziale, il cibo ci piace. Eccome se ci piace.
Non si tratta di compensazione, purtroppo. Noi non mangiamo solo quando siamo tristi o quando abbiamo bisogno di rallegrarci.
Noi mangiamo sempre. Ogni occasione è buona.
La giornata sta andando benissimo, ma perché non renderla migliore con del cibo?
La frase dovrebbe terminare a benissimo. Non ci sappiamo accontentare.


Entro alla Mondadori e i primi scaffali che vengono sfiorati dai miei occhi 
sono quelli contenenti i manuali di cucina.
Raggiungo un piano a caso ed è il piano in cui si vendono 
gli elettrodomestici, le posate e gli attrezzi per fare da mangiare.
Risalgo sull'ascensore e scendo, salgo, scendo.
Attraverso qualche corridoio di pagine e leggo un titolo a caso. 
La santa anoressia.
Faccio un passo indietro e osservo meglio la stanza; 
sono nella sezione sui disturbi alimentari.



Ma perché queste cose prima non le notavo nemmeno,
mentre ora sembrano solo perseguitarmi?


Ciao amori, siete sempre le meglio.
Vì.

mercoledì 18 aprile 2012

- once upon a time in a book.

Questo weekend è stato un capitolo del Ritratto di Dorian Gray.
Ogni cosa aveva il sapore di vino, fumo, lussuria.
Sono stata da alcuni amici di mia sorella e sono entrata in un'altra dimensione.
Il disco jazz suonava in sottofondo, mentre noi bevevamo vodka con petali di rosa,
recitavamo poesie in francese, in inglese e in russo, mentre la casa piena di quadri
e statue imponenti, ci fissava, come aspettando la nostra assenza per potersi animare.


«Vuoi ancora un po' da bere?»
«Oh no, grazie.»
«Ma guarda che l'ebbrezza è una cosa bellissima.»

Queste sono state le parola di R.
R. ha venti anni, è il ragazzo che piace a mia sorella, nonché padrone della casa.
Ah sì, ed è anche il nostro Dorian Gray.
Bellissimo, nobile, amante delle donne, della buona compagnia,
del fumo e del vino. Un vero e proprio dandy.
Quando gli ho detto che l'atmosfera mi ricordava molto quella del libro,
lui si è illuminato e mi ha detto che vorrebbe fosse proprio così.
«Vorrei che ci fossero sempre persone e cose da bere, a casa mia.»
Direi che l'intento sta procedendo bene.



Insomma, questo fine settimana è stato un sogno.
Sono invidiosa di R. che lo può vivere ogni giorno,
mentre io sono costretta alla scuola e alle persone infantili.
Per quanto riguarda il cibo, tutto procede tranquillo.
Domani vado a mangiare con delle mie amiche.
In verità so già che troverò qualche scusa per evitare il pasto.
Sta diventando abbastanza fastidioso.
Vorrei avere l'abilità di far credere alle persone che sto mangiando,
anche se in verità non prendo mezzo morso.
Oppure vorrei soltanto che le persone si facessero gli affari loro.

Vi adoro, scusate se non scrivevo da un po'.
Come sta andando raggi di sole? Mi siete mancate.
Vì.


sabato 7 aprile 2012

- am i gonna be able to stop?

Sono a casa
A casa dove il clima cambia sempre idea, 
dove il volante delle auto sta dalla parte sbagliata
e dove le persone bevono il caffè da bicchieroni di carta per strada;
nel posto in cui i pub sono ordinari e in cui 
abbinare il pesce con le patatine non è affatto strano.   
Uno dei pochi posti al mondo in cui le persone fanno la fila
ed è perfino dritta; dove se copi ad un esame sei un'imbroglione,
altro che furbo. Sono a casa. 
Sono a Londra
ma forse l'avevate già capito.

Oggi sono entrata in un supermercato con mia madre 
e lei mi ha chiesto che cosa volevo da mangiare per la sera. 
Io ho cominciato a girare tra gli scaffali e, 
mentre cercavo il prodotto più dietetico possibile, 
ho notato che girando qualsiasi confezione c'erano 
scritte sul retro le calorie dell'alimento. 
Intendo proprio di QUALSIASI alimento; 
trovare del cibo è stato un giochetto. 
Perfino la carne e il pesce erano etichettati con i valori nutrizionali.
Voglio vivere in questa città, vi prego.

Sono riuscita a perdere 8 chili.
Il 62esimo giorno sta per scattare e allora mi farò gli auguri.
«Buon secondo mese di follia.»
Mi sono chiesta se mi fermerò; tutte ce lo chiediamo, prima o poi.
Spesso scaccio questi pensieri, tanto il momento è ancora molto lontano.
Il mio goal non è vicino.
Ti fermerai?
Di primo impatto direi di sì, ma poi ci rifletto sopra.
Tutto questo mi fa sentire bene. Non voglio perderlo.
Ho scritto un flash forward ipotetico, 
ma come al solito mi sono lasciata trasportare troppo dalla fantasia.
;

Apro gli occhi e mi riscuoto dal torpore della notte. Oggi è un giorno importante, speciale. Oggi potrei aver finalmente raggiunto il mio goal finale. Ma non lo so ancora. E' il momento migliore in assoluto, devo gustarmelo fino alla fine. Mi alzo dal letto, e la pianta dei piedi sorvola sul pavimento freddo, distante; forse sono così leggera che non lo sfioro. Una volta aperta la porta del bagno e accesa la luce, l'emozione prende il sopravvento. I movimenti diventano frenetici e il tempo non abbastanza, quindi mi sfilo i vestiti con velocità e salgo sulla bilancia ad occhi chiusi. La bilancia; forse la mia unica amica. Mi ha sempre detto la verità, al contrario di molte altre persone. «Apri gli occhi» mi ripeto più volte. Alla terza, le palpebre si schiudono e la felicità inonda la mente.  
Oggi sono perfetta.










... ma domani potrei essere ancora più perfetta.


Je vous aime,
Vì.

lunedì 2 aprile 2012

- it's not even worth it.

Rosso.
Sono ferma e sto aspettando, sono ferma e il verde non arriva mai.
Il mio peso continua a rimanere invariato; 
riprendo due chili, li perdo, riprendo mezzo chilo, lo riperdo.
Devo scendere, ne ho bisogno.
Il semaforo nel mio corpo è regolato male, perchè il verde dura troppo poco, 
al massimo tre giorni, mentre il rosso non conosce limiti.
L'arancione non esiste invece, 
perchè arancione è quando devo rimediare ai miei sbagli 
e non c'è mai abbastanza tempo.
Così ho deciso che l'arancione per me è bandito, 
come il cibo e l'ingrassare.

Oggi sono stata dalla psicologa.
«Insomma vuoi diventare perfetta.»
«No, voglio solo essere.. un bravo essere umano.»
«Lo scopo nella vita non è quello di essere bravi. 
Se ti impedisce di essere felice, allora non ne vale la pena


Argomento da riprendere nelle prossime sedute;
senso del dovere eccessivo.



Ciao incantevoli,
Vì.